Quando la formazione è anche occasione di riscatto sociale: il caso di successo del ventenne Cissè dal Mali
03 Nov 2021

Quando la formazione è anche occasione di riscatto sociale: il caso di successo del ventenne Cissè dal Mali

La fuga dal Mali, l’attraversata in barcone e l’approdo a Pozzallo, il trasferimento a Cona in Veneto, l’affidamento ad una Cooperativa sociale di San Donà di Piave e poi lo studio della lingua e il corso di formazione con Apindustria Servizi, fino all’assunzione alla Tergas di Noventa di Piave: il caso del giovane maliano Cissè che ora spera nella Giustizia italiana per poter rimanere.

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Ha solo vent’anni, ma il coraggio e la determinazione di un adulto il giovane maliano Bandiougou Cissè, attualmente impiegato come operaio presso la Tergas Srl di Noventa di Piave, azienda che si occupa di produzione e distribuzione di gas ad uso tecnico, alimentare, medicinale, di refrigerazione e antincendio.

Il suo percorso ha conosciuto molti ostacoli sin dall’adolescenza, con il trasferimento obbligato dalla località di nascita per poter studiare e la piaga del terrorismo che lo ha portato, assieme al cugino prima e ad un amico poi, a scappare verso l’apparentemente più sicura Algeria su di un camion, per poi mirare verso l’Europa via mare, tramite un’imbarcazione di fortuna che gli ha comunque consentito di approdare a Pozzallo, in Sicilia.

Di mezzo pure l’esperienza della breve prigionia algerina, con la richiesta di riscatto scampata con una fuga dal carcere, che lo ha segnato profondamente.

Di lì il trasferimento nella Veneziana Cona, sede del più grande centro di Accoglienza del Veneto, presso l’ex base militare di Conetta, nel quale l’allora diciottenne ha trascorso due mesi in compagnia di molti come lui, desiderosi di un futuro migliore.

Dal simbolo dell’emergenza profughi in Italia, che ha visto dirottare in tre anni e mezzo di apertura circa 1600 richiedenti asilo in una frazione che conta appena 190 abitanti, Cissè è stato poi trasferito in autobus a San Donà di Piave, in affidamento alla cooperativa sociale “Il villaggio globale”, secondo le disposizioni del Ministero dell’interno, tramite le Prefetture.

Lì ha ottenuto la Licenza Media, completando gli studi africani con la classe terza e imparando la Lingua italiana, che ora sa comprendere bene e parlare in modo piuttosto disinvolto.

La svolta si è compiuta, a ottobre 2019, scorrendo la home di Facebook e scoprendo la possibilità offerta da Apindustria Servizi, Ente di Confapi Venezia accreditato dalla Regione del Veneto per la formazione e i servizi al Lavoro, circa un corso di formazione professionalizzante sulla logistica avanzata in magazzino, destinato a inoccupati/disoccupati Under 29, denominato “Lean warehousing e movimentazione merci 4.0 nel processo logistico”.

La formazione in aula sulla teoria lo ha introdotto al periodo di quasi 3 mesi di tirocinio nell’azienda noventana, che ha convinto la famiglia Zecchinel a proporgli da subito un contratto di Apprendistato, consentendogli di lavorare con i colleghi adulti e più esperti: “Sono contento, sono comprensivi e disponibili con me, mi aiutano e mi insegnano a fare tante cose.” – ha commentato con soddisfazione Cissè.

In azienda si occupa di caricare le bombole di gas e ossigeno e offre supporto nelle spedizioni; la voglia di apprendere velocemente non gli manca. Nel frattempo, Cissé ha pure ottenuto la patente di guida dell’automobile, che ancora non si può permettere, ma che l’azienda gli ha comunque messo già a disposizione per le guide di prova. Raggiunge quotidianamente il luogo di lavoro in zona industriale in bicicletta, dal paese di Noventa di Piave, dove risiede in un appartamento in affitto, condiviso con altri coinquilini più grandi di lui.

Ma la preoccupazione maggiore del ragazzo, dopo tutto ciò che ha vissuto, e di non avere la possibilità di rimanere, seppur con un posto di lavoro e una residenza: “Ho un permesso di soggiorno provvisorio fino al 2023; è il Tribunale che decide se riconoscere o meno la Protezione internazionale – fa presente Cissè. “Per la richiesta di asilo serve la residenza, ma non necessariamente un contratto di lavoro, mentre per il Permesso di soggiorno per motivo di lavoro serve appunto un contratto” – ha concluso.

Pur avendo tutti questi requisiti a giocare contro è il fattore tempo, che crea mancanza di certezza e quindi minor serenità al giovane.

“I ragazzi che ho conosciuto a Cona e che poi sono stati dirottati in Toscana, ad esempio, hanno ottenuto risposta in tre settimane ed ora prestano servizio civile lì, ed alcuni lavorano già in azienda come me” – ci ha fatto sapere il giovane operaio, il quale ha poi confidato: “Mi sento fortunato per come sto ora, ma vorrei tanto poter avere maggiori e più rapide certezze per il mio futuro”.

L’Amministratore di Apindustria Servizi, Nicola Zanon, ha dichiarato soddisfatto: “Per il nostro Ente di formazione e per tutta Confapi Venezia è sicuramente motivo di grande orgoglio aver offerto la possibilità a questo ragazzo di formarsi e inserirsi all’interno del Mondo del Lavoro. È un caso positivo che, insieme a molti altri, testimonia l’importanza della buona formazione e l’investimento opportuno e ben finalizzato di risorse regionali ed europee a favore dell’Occupazione e del Lavoro. Auspichiamo ora – ha concluso Zanon – che Cissè possa crescere in azienda e avere la possibilità di costruirsi un futuro finalmente sereno, poiché ha dimostrato di meritarselo davvero.”

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