San Stino, presentati i risultati del progetto PTCO tra Apindustria Servizi, I.S.S. Scarpa-Mattei e Poloplast: un packaging sostenibile per il settore alimentare
31 Mag 2022

San Stino, presentati i risultati del progetto PTCO tra Apindustria Servizi, I.S.S. Scarpa-Mattei e Poloplast: un packaging sostenibile per il settore alimentare

Gli allievi di due Quinte dell’Istituto Superiore Scarpa-Mattei hanno presentato il contenitore sostenibile per alimenti all’azienda Poloplast Srl di San Stino di Livenza, nell’ambito del progetto PTCO promosso da Apindustria Servizi.

PTCO tra Apindustria Servizi, I.S.S. Scarpa-Mattei e Poloplast: un packaging sostenibile per il settore alimentare

Si è tenuto lunedì 30 maggio scorso, presso la sala consiliare del municipio di San Stino di Livenza, la cerimonia di presentazione e consegna ufficiale di un contenitore per alimenti progettato e realizzato da parte degli allievi di due classi quinte dell’Istituto Scolastico Superiore “Scarpa-Mattei”, a favore di Poloplast Srl, azienda locale che dal 1994 si occupa di packaging per il settore alimentare.

 L’iniziativa è l’atto conclusivo del progetto Sportello Formazione-Lavoro realizzato da Apindustria Servizi con il cofinanziamento della Camera di Commercio Venezia Rovigo; la sfida ha permesso agli studenti di sperimentare il funzionamento e l’organizzazione di un’impresa.

Il progetto, il quale rientrava tra i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PTCO) dell’Istituto scolastico, mirava quindi a favorire il dialogo tra formazione e Mondo del Lavoro, offrendo ai ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco testando le proprie capacità e competenze e all’azienda di introdurre sul mercato un nuovo prodotto, ideato e progettato a partire dalle specifiche tecniche fornite ai ragazzi.

In seguito all’introduzione di un nuovo macchinario nel ciclo produttivo, la Poloplast Srl di San Stino di Livenza si è posta l’obiettivo di immettere sul mercato un prodotto innovativo e sostenibile, volto a ridurre l’utilizzo di materiali tradizionalmente realizzati con combustibili fossili.

 

Dopo il Covid-19, infatti, tra gli aspetti su cui il consumatore si sta focalizzando maggiormente è proprio il packaging: in particolare, dall’analisi pubblicata dall’Osservatorio Out of the box, emerge come il 53% degli italiani selezionerà un alimento confezionato con un packaging più sostenibile e per 1 persona su 2 la scelta ricadrà su prodotti che presentano un imballaggio realizzato usando forme e materiali il più possibile riciclabili. Il 42%, inoltre, ritiene importante che il packaging sia stato creato usando fonti rinnovabili e con basse emissioni di CO2.

Premesso che la sostenibilità della confezione è uno dei fattori a cui le persone faranno più attenzione nell’era post-Covid, sulla base delle caratteristiche tecniche del prodotto e della macchina, è stato richiesto agli studenti di ideare e progettare delle proposte di packaging, partendo da trend di mercato e analisi di contesto.

Gli studenti delle classi 5a1 e 5a3 dell’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy (settore chimico-biologico e meccanico), coadiuvati dal corpo docente nelle persone dei Professori Oliva, Lucchetta, Berio, Troisi, Tomasicchio, De Matteis e Ferronato, sono dunque giunti al concept del prodotto e alla sua realizzazione, mediante lo sviluppo di un vero e proprio prototipo.

 

L’Amministratore Unico di Apindustria Servizi, Nicola Zanon, ha così commentato il progetto concluso: “La collaborazione instaurata tra azienda e studenti dello stesso territorio è la dimostrazione concreta dell’impegno che la nostra società di servizi sta portando avanti, al fine di incrementare il dialogo tra il mondo del lavoro e della formazione, riducendo il più possibile il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Ringrazio l’Istituto per la disponibilità e Alice Poser di Poloplast, per aver colto questa sfida e per la sinergia che ci vede da tempo coinvolti attivamente nell’ambito della valorizzazione e inserimento dei giovani talenti.

Siamo soddisfatti della buona riuscita del progetto, come anche testimoniato dall’entusiasmo manifestato dai ragazzi; l’esperienza andrà replicata il più possibile anche in altre esperienze simili con Istituti scolastici e PMI locali, come già stiamo programmando per i prossimi mesi.”

La Responsabile della Sede di San Stino dell’IIS Scarpa Mattei, prof.ssa Liliana Oliva, la quale ha partecipato al progetto anche come docente, ha commentato così il lavoro svolto in questi mesi: “Questi progetti sono un’opportunità unica per i nostri studenti. L’organizzazione e la realizzazione di un lavoro di questo tipo riescono finalmente a mettere insieme tutte le competenze acquisite e ad aprire uno spaccato di realtà sulle opportunità, difficoltà, richieste, abilità necessarie per un proficuo e consapevole inserimento nel mondo del lavoro. Sensibilizza ancor più, inoltre, chi vuole proseguire gli studi per comprendere il livello di competenze necessarie per ruoli di responsabilità all’interno del mondo produttivo.

L’altra opportunità offerta da questo progetto è che, forse per la prima volta, gli alunni di due indirizzi di studi molto diversi (meccanico e chimico/biologico) si sono confrontati nella realizzazione del prodotto, capendo le reciproche competenze ed esigenze e lavorando in sinergia, proprio come succede in ambito aziendale. I colleghi del ramo audiovisivi del plesso di Fossalta di Piave, inoltre, hanno prestato le proprie competenze per collaborare negli aspetti comunicativi, fondamentali per la presentazione dei lavori. Insomma, un’opportunità formativa che non potevamo proprio lasciarci sfuggire!”

 

A ricevere nelle mani il prodotto realizzato, alla presenza del Sindaco Matteo Cappelletto, erano presenti i responsabili dell’azienda santinese con in testa Alice Poser, responsabile delle Risorse Umane e della Comunicazione dell’Azienda, la quale si è detta piacevolmente stupita del frutto del lavoro degli allievi e disponibile a proseguire la proficua collaborazione con l’Istituto Scolastico, come anche sottolineato dal primo cittadino, il quale ha sottolineato come questo progetto sia un buon esempio di una comunità dinamica, che funziona.

 

 

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