Esperienze in azienda: 125 tirocini extracurriculari nel 2023 grazie ad Apindustria Servizi
Continua senza sosta l’attività di supporto alle PMI del territorio sul fronte dell’inserimento lavorativo. Il direttore Nicola Zanon: “Tirocinio misura efficace che sta dando i suoi frutti”
Sono stati 125 i tirocini extracurriculari effettuati l’anno scorso da Apindustria Servizi nelle varie aziende dell’area della Città Metropolitana di Venezia e della Provincia di Treviso. Il dato emerge nei giorni in cui Veneto Lavoro ha pubblicato la consueta indagine che fa il punto della situazione sull’intero comparto.
In tutta la Regione Veneto, nel 2023, i tirocini sono stati complessivamente 26mila: di questi 3851 nel veneziano, 5481 nel trevigiano e 1261 nel rodigino.
In tale contesto, Apindustria Servizi Srl, braccio operativo per la formazione e i servizi al lavoro di Confapi Venezia, continua a svolgere un ruolo attivo di supporto alle PMI del territorio per l’attivazione di questo importante strumento. Solo Apindustria Servizi ha attivato 125 tirocini totali, di cui 122 non finanziati e 3 finanziati.
«Il tirocinio – commenta Nicola Zanon, amministratore unico di Apindustria Servizi Srl – è una misura efficace che sta dando i suoi frutti nel difficile tema dell’inserimento lavorativo, determinante per la crescita delle nostre imprese. Se da un lato questo strumento è utile ai giovani per un primo approccio occupazionale, dall’altro fornisce alle aziende la possibilità di coltivare nuovi talenti da formare e far crescere. Ragionamento diverso va fatto per quelle categorie, come gli over 30, dove l’utilizzo del tirocinio si inserisce in un contesto più complesso. E’ qui che entrano in gioco i corsi di formazione, che possono essere determinanti per le nuove esperienze professionali».
L’indagine di Veneto Lavoro fa emergere come nella maggior parte dei casi si tratti di tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo (77% del totale), rivolti a persone disoccupate o a rischio disoccupazione, incluse persone con disabilità e soggetti svantaggiati. A seguire ci sono i tirocini estivi e di orientamento (13%), destinati a giovani studenti e realizzati durante le vacanze per scopi formativi e orientativi, dai tirocini di inclusione sociale (6%), attivati dalle ULSS e finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia e all’abilitazione e riabilitazione, e dai tirocini formativi (2%), attivabili da Università, ITS e istituzioni scolastiche per neodiplomati e neolaureati.
Secondo quanto riportato dall’ente regionale, oltre l’80% dei tirocinanti che ha concluso la sua esperienza lavorativa tra il 2019 e il 2022 ha trovato lavoro entro un anno. Nel 45% dei casi la ricollocazione avviene nella stessa azienda in cui si è svolto il tirocinio, generalmente con contratto di apprendistato, a tempo determinato o con una nuova esperienza di tirocinio.
Coerentemente con la valenza formativa di questo istituto, i tirocini riguardano prevalentemente giovani sotto i 30 anni (80%), mentre gli over 30 rappresentano il 20% del totale. La durata delle esperienze di tirocinio è nella maggior parte dei casi compresa tra 3 e 6 mesi, mentre quelli che superano l’anno sono appena il 3% del totale. Il 33% dei tirocini è part-time, ma la percentuale raggiunge il 55% per le donne.
Il numero più elevato di tirocini fa riferimento alle qualifiche impiegatizie (22% del totale), seguite dalle professioni qualificate dei servizi (20%), operai specializzati (17%) e professioni tecniche (17%).