Aumentano in Veneto le denunce di infortunio e di malattia professionale
13 Mag 2021

Aumentano in Veneto le denunce di infortunio e di malattia professionale

In Veneto si registra un incremento delle denunce di infortunio e di malattia professionale, ma non mancano gli strumenti per investire in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Da accertare se l’incremento sia in parte riconducibile al Covid-19.

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Le denunce di infortunio sul lavoro nei primi tre mesi del 2021 sono state 15.945, 906 in più rispetto ai primi tre mesi del 2020, con un incremento del 6,02%. Tra queste, le denunce di infortunio con esito mortale sono state 14 nel primo trimestre del 2021, 2 in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.

In riferimento alle denunce di malattia professionale protocollate dalla Regione Veneto nello stesso periodo sono state 796, 33 in più, con un incremento del 4,33% sul 2020. È da accertare, però, se questo dato sia anche in parte riconducibile alla sopraggiunta epidemia da Covid-19 che ha colpito il nostro Paese. Le denunce di infortunio da Coronavirus, che si sono quindi aggiunte, sono state 165.528 in tutto il territorio nazionale. L’analisi territoriale evidenzia la Regione Veneto tra i primi posti con una distribuzione delle denunce del 10,7%.

È quanto emerge dall’analisi dei dati statistici che L’INAIL ha reso pubblici per il periodo gennaio/marzo 2021. Si sta notando, quindi, un incremento delle denunce legate al tema della Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro.

L’Amministratore unico di Apindustria Servizi, Nicola Zanon, commenta così l’analisi: “La prima misura di prevenzione che possiamo adottare è quella di diffondere tra i Datori di Lavoro e i lavoratori una cultura condivisa, attraverso la sensibilizzazione con l’informazione, la formazione e l’addestramento. A tal proposito INAIL promuove dei bandi di finanziamento rivolti alle piccole, medie e micro imprese per sostenere progetti di miglioramenti dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con lo scopo di ridurre i rischi legati alle attività manuali dei lavoratori. Confapi, attraverso il proprio ente accreditato Apindustria Servizi, assiste quindi le aziende in tutte le fasi, dalla raccolta delle esigenze alla richiesta di finanziamento”.

Per contrastare i rischi derivanti dalla pandemia da COVID-19, il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali continuano a promuovere e stimolare il confronto tra le Parti Sociali, fornendo linee guida per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio che consentano di congiurare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di adeguati livelli di protezione.

Il 6 aprile 2021 le Parti Sociali hanno stilato un protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazioni anti SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro, dove Confapi nazionale, tra i promotori del tema con il Presidente Maurizio Casasco, ha ricoperto un ruolo determinante.

Il Presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, dichiara: “Sono misure che incentivano la ripresa del tessuto socioeconomico del nostro territorio, sottolineando ancora una volta quanto sia importante la tutela in termine di salute e sicurezza per garantire una continuità lavorativa. L’Associazione, in queste settimane, si sta confrontando con i vertici delle Ulss territoriali per condividere azioni comuni e coordinate che mirino a favorire l’accesso dei lavoratori ai vaccini, anche per mezzo dell’istituzione di HUB vaccinali presso le nostre aziende.”

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